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     When exactly Italy and the United States began a cultural exchange is debatable and real historical scholars would probably point to other points of departure, but for Cookicletta, the most important initial exchange started with Christopher Columbus’ voyages to the Americas in the late 15th and early 16th centuries.  Though technically Columbus, an explorer from the Republic of Genoa, travelled further south in the Americas than what was to become the United States proper, his journeys began an important trend in which certain crops from the New World were taken back to Europe and eventually grown there, while others were imported to the New World from Europe and subsequently cultivated there.  Tomatoes, pumpkin, potatoes and corn literally didn’t exist in Italy, or what was to become Italy, before 1492 and wheat, which takes up not only a massive amount of farming land in the United States(49 million acres as of 2012), but is also the primary ingredient in all of those carbs Americans love, didn’t arrive until Columbus brought it.  Therefore, many of the recipes that we will demonstrate on Cookicletta are only possible thanks to the tenacity of an Italian explorer, whose original aim was to reach the East Indies.  

     Eventually two wars were to have a massive impact on what Columbus started: the American Civil War and World War 2.  The Civil War fueled immigration to the US from a newly unified Italy because the high level of casualties on the American end demanded new, able bodies. This immigration wave came primarily from southern Italy, which after years of foreign mismanagement and new, crippling taxes was overly populated and poverty stricken, so much so that the new Italian government actually encouraged emigration.   Between 1870 and 1914 alone over 4 million Italians immigrated to the United States and today Italian Americans comprise roughly 5% of the US population.  In fact, 9 million more Italians settled elsewhere during this period, primarily Brazil and Argentina, making Italy the launchpad of the greatest mass exodus in recorded history, something to remember as she now sees enormous waves of immigration to her own shores.  When World War 2 arrived, this same area of Italy, the south, more specifically Sicily, was the location of the Allied invasion codenamed Operation Husky.  Mussolini had appointed people to eradicate the Mafia from Sicily prior to World War 2, and while he hadn’t completely succeeded, the murder rate had dropped dramatically and many Mafia bosses had left the island, some eventually ending up in the United States.  All of that changed when the Americans arrived.  Not only were many former Mafia participants released from jail, several were given prominent positions of power by the US in the crackdown on fascism.  In essence, the island exchanged one kind of dictatorship for another.(1)  This shift in power changed the trajectory of history for both Italy and the US.  For better or for worse, it was a collaboration between two entities that, as history moved forward, continued to shape politics and policy for years to come. 

     Thus, tomatoes made pizza possible.  Civil- War-fueled immigration made the first pizzeria in Manhattan, Lombardi’s, possible. Lucky Luciano, an imprisoned US mafioso who helped the Allies, made the easy invasion of Sicily, possible.  World War 2 and the resurgence of the Mafia made the agromafia possible, which now exports vast amounts of fake extra virgin olive oil into the US. This cultural, historical, economical collaboration runs deep.   

     While the aim of Cookicletta, in general, is to promote and celebrate the more positive aspects of the American - Italian relationship, one must never forget that while history binds us together in many happy ways, there are some troubling events, both past and present, which prove this to be  a real relationship of both ups and downs, zigs and zags. From exploration to food, politics to pizza, we here at Cookicletta are dedicated to documenting and furthering the ongoing relationship between these two countries.  We hope to do it in a way that entertains and inspires you to think of the world beyond your living room, your home town or your country, and to realize that we are all intertwined, and that going forward together is the only option there has ever been, or ever will be.  

     Si può discutere su quando precisamente l'Italia e gli Stati Uniti abbiano iniziato uno scambio culturale e, infatti, gli storici indicano diverse date di partenza, ma per Cookicletta, il più importante scambio iniziale ebbe inizio con i viaggi di Cristoforo Colombo alle Americhe alla fine del XV e all'inizio del XVI Secolo. Sebbene tecnicamente Colombo, un esploratore della Repubblica di Genova, viaggiasse più a sud nelle Americhe di quello che sarebbero poi diventati i veri e propri Stati Uniti d’America, i suoi viaggi iniziarono una importante tendenza in cui determinate colture tipiche del Nuovo Mondo vennero poi riportate in Europa e coltivate lì, mentre altre furono importate nel Nuovo Mondo dall'Europa e poi successivamente coltivate. Pomodori, zucche, patate e mais non esistevano in Italia, o quella che sarebbe poi diventata l'Italia, prima del 1492 il grano, che viene coltivata non solo su un’estensione enorme di terreni agricoli negli Stati Uniti (49 milioni di ettari dal 2012), ma è anche l'ingrediente primario di tutti quei carboidrati che gli americani amano, e che non arrivarono fino a quando Colombo lo portò con sé. Di conseguenza, molte delle ricette che noi dimostreremo su Cookicletta sono possibili solo grazie alla tenacia di un esploratore italiano diretto verso quelle che sperava fossero le Indie Orientali.

     A seguire, due guerre avranno un grosso impatto su quanto avviato da Colombo: la guerra civile americana e la seconda guerra mondiale. La guerra civile accrebbe l'immigrazione negli Stati Uniti da un'unica Italia unita, poiché l'elevato numero di vittime  americane richiedeva nuove braccia capaci. Questa ondata di immigrati veniva principalmente dall'Italia meridionale, che dopo anni di cattiva gestione straniera e nuove imposte paralizzanti era troppo popolata e colpita da una profonda crisi economica, tanto che il nuovo governo italiano, in realtà, incoraggiava l'emigrazione. Tra il 1870 e il 1914 oltre 4 milioni di italiani immigrarono negli Stati Uniti e oggi gli italo americani ammontano al 5% della popolazione statunitense. Infatti, 9 milioni di altri italiani andarono a stabilirsi altrove in questo stesso periodo, in primo luogo in Brasile e in Argentina, facendo dell'Italia il paese con il più grande esodo di massa nella storia mai registrata, cosa da ricordare, visto che ora vede enormi ondate di immigrazione verso le sue sponde. Quando arrivò la seconda guerra mondiale, questa stessa area dell'Italia, il sud, più precisamente la Sicilia, fu la sede dell'invasione alleata chiamata in codice Operazione Husky. Mussolini aveva nominato delle persone per sradicare la mafia dalla Sicilia prima della Seconda guerra mondiale e, nonostante non ci fosse riuscito completamente, il tasso di omicidi era diminuito drasticamente e molti capi mafia avevano lasciato l'isola, alcuni andando a finire negli Stati Uniti. Tutto ciò cambiò quando arrivarono gli americani. Non solo molti ex mafiosi vennero liberati dalle prigioni, ma molti ebbero assegnate posizioni di potere importanti dagli Stati Uniti nella repressione del fascismo. In sostanza, l'isola scambiò una sorta di dittatura per un'altra.(1) Questo cambiamento di potere ha cambiato il corso della storia sia per l'Italia che per gli Stati Uniti. Nel bene e nel male, rappresentò una sorta di collaborazione tra due entità che, come la storia a seguire ci ha dimostrato, ha continuato a modellare la politica negli anni a seguire.

     Così, i pomodori hanno reso possibile la pizza. L'immigrazione alimentata dalla guerra civile ha reso possibile la prima pizzeria a Manhattan, la pizzeria Lombardi. Lucky Luciano, un mafioso messo in prigione dagli Stati Uniti ha aiutato gli Alleati rendendo possibile una agevole invasione della Sicilia. La seconda guerra mondiale e la ripresa della mafia hanno reso possibile l'agro-mafia, che ora esporta enormi quantità di finto olio extra vergine di oliva negli Stati Uniti. La collaborazione culturale, storica ed economica è profondamente radicata.

     Mentre lo scopo di Cookicletta è in generale quello di promuovere e celebrare gli aspetti più positivi del rapporto americano - italiano, non bisogna mai dimenticare che, mentre la storia ci lega in molti modi positivi, ci sono alcuni eventi turbolenti, passati e presenti, che dimostrano che questo è un vero e proprio rapporto tra alti e bassi e di momenti difficili. Dall'esplorazione al cibo, dalla politica alla pizza, qui a Cookicletta siamo impegnati a documentare e favorire la relazione in corso tra questi due paesi. Speriamo di farlo in un modo che vi possa intrattenere e ispirare a pensare al mondo al di là del proprio orticello, della propria città o del proprio paese e di renderci conto che siamo tutti collegati l’uno con l’altro e che l'unica possibilità che abbiamo sempre avuto e che avremo, è quella di andare avanti insieme.

Research Sources

*** Cookicletta credits her favorite Italian filmmaker, Pierfrancesco Diliberto, or Pif, for much of the history above regarding Sicily and the Allied invasion, thanks to his film, In Guerra Per Amore

http://www.italymovietour.com/en/films/in-the-war-for-love/

https://www.theguardian.com/film/2016/jun/30/the-mafia-only-kills-in-summer-review-pierfrancesco-dilberto-palermo-mafia

*1. In Guerra Per Amore. Dir. Pif. Perf. Pif, Andrea di Stefano, Miriam Leone, Stella Egitto. Wildside and Rai Cinema, 2016. Film.

*Avey, Tori. “Christopher Columbus – Foods of the New World.” Tori Avey. Tori Avey, Web. 21 April 2017.

*"Italian Americans". Wikipedia. Wikipedia. Web. 21 April 2017.

*"Wheat". USDA Economic Research Service. USDA ERS. Web. 21 April 2017.

*"Christopher Columbus". Wikipedia. Wikipedia. Web. 21 April 2017.

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